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Incontro istituzionale - “Tutela della persona e sviluppo sostenibile”
Evento organizzato dal Dipartimento Interuniversitario Giuridico del Consorzio Universitario Humanitas

                       Collaborazione scientifica:

 

Roma, 18 giugno 2024 –  Si è svolto presso la sala dell’Aranciera dell’Orto Botanico di Roma, il convegno “Tutela della persona e sviluppo sostenibile”, organizzato dal Dipartimento Giuridico del Consorzio Universitario Humanitas diretto dal Dott. Pietro Mazzei con la collaborazione scientifica della Facoltà di Giurisprudenza e del Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici dell’Università Sapienza di Roma. L’evento, moderato dal Prof. Franco Vallocchia, ha affrontato temi di grande rilevanza sociale, come lo sviluppo e la persona in un contesto di sostenibilità. Il convegno è stato inaugurato dal presidente del Comitato Etico del Consorzio Universitario Humanitas, S. Em. Card. Marcello Semeraro, che ha dato il via ai lavori condividendo con i partecipanti la celebre frase di Papa San Paolo VI sullo sviluppo: “Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Lo sviluppo per essere autentico deve essere integrale“.

I saluti istituzionali sono stati rivolti dal Vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, il quale ha sottolineato che la necessità di tenere sempre la persona al centro dello sviluppo chiama i “decisori“ a trovare il giusto equilibrio tra le dimensioni economica, sociale e ambientale: “Il grande sforzo è quello di far capire fin da subito il valore della persona in un quadro di armonia comunitaria che va verso la sostenibilità, che è il fulcro nodale intorno al quale si articolano i luoghi di vita delle persone. Questo è un tema gigantesco che va affrontato adesso senza posporloIl tema è meraviglioso e ansioso allo stesso tempo: ansioso se pensiamo all’intelligenza artificiale, a che tipo di persona giuridica dovrà essere. Se cioè una personalità “debole”, priva di ogni genere di volontà propria oppure “forte” e quindi dotata di una personalità giuridica capace di avere diritti e doveri. Nel mezzo ci siamo noi, le persone, che dovranno graduare il grado di sostenibilità nello sviluppo. Nell’era del culto della personalità è compito del diritto riportare tutto nell’alveo di un equilibrio che però va trovato ora e adesso”.

Al centro dei ragionamenti svolti dai rappresentanti delle istituzioni e dell’università si trova il concetto di sviluppo, da intendersi in termini di sostenibilità laddove sia realizzato l’equilibrio tra le tre dimensioni fondamentali: economica, sociale e ambientale. In queste condizioni, lo sviluppo è davvero sostenibile solo se la tutela della persona ne costituisce parte integrante, implicando la diffusione della conoscenza, delle dignitose condizioni di vita, dell’accesso ai servizi e alle risorse, della salvaguardia della salute e della sicurezza nel lavoro.

Viene data la parola al Dott. Antonio Attianese, Direttore generale del Consorzio, che ha istituito un Dipartimento Giuridico che ha l’obiettivo di creare una rete tra istituti universitari, società scientifiche e enti del mondo dell’imprenditoria e del lavoro nell’ambito giuridico amministrativo al fine di rilevare i bisogni formativi del settore per implementare competenze ai futuri partecipanti dei Master e corsi organizzati, rispondendo con visioni innovative, ma alimentate dalla millenaria tradizione culturale e giuridica romana, alle incessanti sollecitazioni provenienti dalla società, dal mondo del lavoro e dalle istituzioni, sociali e territoriali. 

Credo che uno sviluppo sostenibile non può essere definito tale se non prende in carico in maniera essenziale e reale anche le problematiche che sono presenti nella nostra società, come la salute mentale che, al momento, è una tematica non gestita. Ci si accorge della rilevanza di tale aspetto della vita individuale che ha importanti ricadute anche sulla vita sociale, quando si verifica un “incidente critico”. In una società sostenibile e che tutela le persone – continua Attianese – la salute mentale, come anche le problematiche dell’immigrazione e dell’integrazione devono essere affrontate in maniera corretta anche istituendo tavoli di discussione in cui si affrontano gli aspetti economici, giuridici e psicosociali”. Il Direttore generale del Consorzio, ricorda che paesi come l’Inghilterra hanno affrontato importanti investimenti rispetto al tema della salute mentale e del benessere, con ingenti assunzioni di psicologi e finanziando un programma di salute mentale pubblica per contribuire a realizzare una società più sana e sostenibile che non lascia indietro nessuno. 

A collegarsi ai temi di sostenibilità è stato il Sottosegretario del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, Ettore Rosato, che ha affermato: “La tutela della persona e dell’ambiente sono temi che sono al centro delle attività delle Nazioni Unite, degli organismi internazionali preposti allo sviluppo. Questi organismi hanno dimostrato la loro debolezza nel corso degli anni nel produrre risultati su una metà del mondo, cioè quella in cui i diritti non sono tali, dove le democrazie non esistono, dove le leggi a tutela dell’ambiente non esistono. C’è un conflitto asimmetrico tra due metà del mondo”.

Andrea Delmastro Delle Vedove, Sottosegretario al Ministero della Giustizia, nel suo discorso d’apertura ha sottolineato l’importanza del tema della tutela della persona e dello sviluppo sostenibile, affermando che non può esistere una società senza diritto e, soprattutto, che non può esserci futuro senza la salvaguardia della persona umana dalle insidie delle nuove tecnologie. Dobbiamo coniugare le opportunità che vengono dal progresso tecnologico con la difesa dei diritti, affinché l’alterazione della realtà non leda irrimediabilmente la dignità e la sacralità della persona. “Il punto di equilibrio si deve trovare sull’uomo e il sistema “Giustizia” che deve essere un regolatore di tale equilibrio fondato su una sorta di nuovo Umanesimo che deve permeare lo sviluppo economico, sociale e ambientale“. 

Renato Loiero, il Consigliere per il Bilancio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ricordato che nel recente G7 ben quattro pagine delle conclusioni sono dedicate al tema del climate change: “Se vedete le conclusioni del G7 la parte dimensionalmente più rilevante è quella del climate change, al quale sono dedicate quattro pagine. In queste quattro pagine ci sono le riaffermazioni di una serie di impegni presi della comunità internazionale”.

Marco Scurria, Segretario della IV Commissione permanente Politiche dell’Unione Europea, si è soffermato sullo sviluppo che ha avuto la società nel corso degli anni, con particolare attenzione alla persona: “Nello sviluppo della società abbiamo lasciato indietro l’aspetto più importante, che è quello della persona. Anche il Santo Padre, nello scorso G7, ha sottolineato che non bisogna lasciare indietro la persona. Stiamo correndo il rischio di costruire una società che è sempre più disumana in tutti i sensi”.

Nonostante la sua assenza per motivi istituzionali, il Presidente del Consiglio della Giustizia Tributaria, Carolina Lussana, ha voluto contribuire al dibattito con alcune riflessioni scritte: “Il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità dipenderà anche da come saremo in grado di modificare i nostri comportamenti, avendo ben chiaro nelle nostre scelte il tipo di impatto che generiamo rispetto all’ambiente o rispetto alla dimensione della sostenibilità sociale. La politica, da parte sua, avrà il fondamentale compito di dettare la linea, mettendo sempre al centro delle proprie scelte l’individuo e non l’algoritmo“.

Il Componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Felice Giuffrè, per collegarsi al tema della persona e dello sviluppo sostenibile si è invece soffermato sulla Costituzione: “Il tema della persona e dello sviluppo sostenibile è un tema le cui coordinate sono già tutte contenute nella prima parte della Costituzione Repubblicana. Si tratta sostanzialmente di seguire la traccia che i nostri costituenti hanno voluto delineare in cui la centralità della persona è il punto di partenza”.

Tra le personalità intervenute al convegno, anche il presidente dell’INAIL, Fabrizio D’Ascenzo, che ha voluto mettere in evidenza il fenomeno infortunistico negli ambienti lavorativi: “Per quanto riguarda l’ambito sociale noi dobbiamo giocare un ruolo fondamentale e dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per preservare la salute e la sicurezza di tutti i nostri lavoratori. Uno degli strumenti che ha l’INAIL per incidere sul fenomeno infortunistico è quello della prevenzione che per noi ha quattro assi portanti: l’informazione, il sostegno alle imprese, la ricerca e la formazione”.

In chiusura dei lavori, il Direttore Generale dell’INPS, Valeria Vittimberga, ha dichiarato che: “Gli obiettivi in cui siamo coinvolti sono quelli della sostenibilità sociale ed economica. In Italia abbiamo un problema di sostenibilità a livello familiare: l’invecchiamento della popolazione e denatalità significano sottrazione di futuro per le giovani generazioni con anche un deficit di sostenibilità del nostro sistema di welfare. Adesso diventa importante un intervento normativo verso una famiglia libera dai bisogni economici che poi porta ad una maggiore progettazione del futuro, natalità, una maggiore possibilità da parte delle donne di entrare nel mercato del lavoro in maniera paritaria rispetto agli uomini. Tutto ciò porterebbe anche nel lungo periodo una maggiore sostenibilità del sistema previdenziale e pensionistico”.

 

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