Compassion Focused Therapy (CFT): un nuovo intervento emergente

La Compassion Focused Therapy (CFT) rientra tra le Psicoterapie Comportamentali Mindfulness-based e si basa, sia sugli insegnamenti buddisti sia sull’approccio evolutivo delle neuroscienze e della psicologia sociale, connesso alla neurofisiologia del comportamento di accudimento. Negli ultimi 20 anni, la Terapia Focalizzata sulla Compassione (CFT) ha guadagnato popolarità come intervento emergente della “terza ondata”, (Millard et al., 2023) insieme alle terapie cognitive e comportamentali, che pongono l’accento su consapevolezza, accettazione, meta-cognizione, emozioni, valori e obiettivi (Carvalho et al., 2017). Paul Gilbert, ha sviluppato questa terapia, con l’obiettivo di portare compassione alla sofferenza umana attraverso il suo approccio transdiagnostico (Craig et al., 2020; Gilbert, 2000, 2014; Kirby, 2017).
La Compassione è definita come “una sensibilità alla sofferenza in sé stessi e negli altri, con un impegno ad alleviarla e prevenirla” (Gilbert, 2014). Esistono tre “flussi” di compassione: compassione verso noi stessi (auto-compassione), compassione verso gli altri e compassione che riceviamo dagli altri verso noi stessi (Gilbert, 2014). L’approccio enfatizza la compassione a causa della sua relazione con “le motivazioni, le emozioni e le capacità/competenze per essere di supporto, comprensione, gentilezza e aiuto verso gli altri” (Gilbert, 2014). La CFT si basa sull’idea che i sentimenti di appagamento, sicurezza, rassicurazione e benessere sono sostenuti da tre sistemi regolatori emotivi: il sistema di minaccia (focalizzato sulla minaccia e alla ricerca di sicurezza), il sistema pulsionale (incentivo / incentrato sulle risorse) e il sistema calmante (focalizzato sull’affiliazione, calmante/sicurezza) (Gilbert, 2009). L’obiettivo centrale della CFT è lo sviluppo della compassione per il sé, che include sia l’auto-compassione che quella degli altri (Kirby et al., 2017).
I sistemi di regolazione emotiva sono inaccessibili ai pazienti che presentano disturbi depressivi, d’ansia, del comportamento alimentare, che presentano alti livelli di autocritica e vergogna perché il loro sistema di minaccia è iperattivo e sopprime i sistemi pulsionali e rassicuranti (Gilbert, 2009). La CFT mira a facilitare lo sviluppo del sistema calmante (Gilbert, 2009) attraverso il Compassionevole Mind Training (CMT). Questa formazione comporta l’acquisizione di sei abilità compassionevoli (ad esempio, immaginazione, attenzione, sentimento, comportamento, ragionamento e capacità sensoriali) per applicare i sei attributi chiave della compassione a sé stessi e agli altri, vale a dire sensibilità, cura, non giudizio, simpatia, sensibilità e tolleranza al disagio. Il sistema calmante può essere stimolato attraverso la consapevolezza e le tecniche CMT come la scrittura di lettere compassionevoli, l’attenzione compassionevole, il pensiero compassionevole e l’immaginazione compassionevole (Gilbert, 2014).
La CFT si differenzia da altri interventi basati sulla compassione attraverso la sua psicoeducazione che è sottolineata da diversi approcci teorici e la loro relazione con processi fisiologici e neurofisiologici come il sistema nervoso parasimpatico (Kirby, 2017). Questi sistemi mirano ad essere stimolati direttamente attraverso esercizi basati sulla compassione (Kirby, 2017).
In terapia, l’obiettivo generale è aumentare il benessere psicologico bilanciando l’attività nei tre sistemi di regolazione delle emozioni, spesso con particolare attenzione alla regolazione del sistema calmante (Craig et al., 2020; Leaviss e Uttley, 2015).
Queste nuove teorizzazioni vengono studiate da tutti gli allievi della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicosomatica dell’ Ospedale Cristo Re e della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Forma Mentis del Consorzio Universitario Humanitas, attraverso gli insegnamenti di docenti specializzati che garantiscono a centinaia di studenti continua formazione scientifica e professionalizzante.
Da oltre un decennio il Consorzio Universitario Humanitas, svolge attività di ricerca scientifica e Alta Formazione , con l’organizzazione di numerosi Master Universitari, Corsi di alta formazione e Scuole di Specializzazione in Psicoterapia, diventando un centro di eccellenza e di riferimento nazionale.