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Il Consorzio Universitario Humanitas aderisce al World Protection Forum

A Sanremo, dal 27 al 30 novembre 2020, al Teatro Ariston si svolge il World Protection Forum™

In un momento in cui l’Umanità è circondata da Rischi, i cui effetti sono crescenti su ogni fronte, dalla Cyber al Sociale, dal Sanitario all’Economico, è di vitale importanza concentrare tutte le iniziative su come proteggere le persone, le aziende e il mondo in cui viviamo tutti.

A questo scopo è nato il World Protection Forum™, un Forum permanente per diffondere un nuovo modo di fare impresa e di fare cultura mettendo la protezione al primo posto.

Questo nuovo modo di fare impresa e di decidere si basa sulla Nuova Scienza del Rischio che permette di neutralizzare i rischi, qualunque essi siano, e quindi tutelare il nostro futuro.

È un’innovazione di radicale rottura con il passato, che dimostra che il Rischio non è una fatalità perché non è di natura probabilistica.

Il World Protection Forum™ è un luogo esclusivo di scambio su cosa mettere concretamente in pratica per proteggere persone e aziende.

Perché non sarà la Scienza dell’economia a salvare il mondo bensì la nuova Scienza del Rischio, numerose personalità e aziende hanno già aderito, tra i partecipanti ci sono:

  • Oscar Farinetti, imprenditore e dirigente d’azienda, fondatore di Eataly;
  • Edward Luttwak, massima espressione in tema di strategie di protezione e di geo-politica;
  • Luca Ruggi, Direttore della funzione Human Capital di PwC;
  • Nicola Vanin, già Responsabile della Data Governance and Information Security di TIM;
  • Tenente Colonnello Massimiliano Corsano, Comandante Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale;
  • Gabriele Fava, Componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti;
  • Simone Avogadro di Collobiano – Research Manager dell’Istituto Italiano di Tecnologia;
  • Il Prefetto Nicolò Marcello D’Angelo per il Consorzio Universitario Humanitas.

Oltre 40 testimonianze provenienti da tutto il mondo, come ad es. il Generale D’Armata David Galtier, Autore del libro “Mon combat contre le crime” già Vice Comandante della Gendarmeria francese;

Philippe Leclerc, Head of safety and security of Palais des Festivals de Cannes;

Yasmine Douadi, Responsabile del Club Risques – AEGE, per la Cybersecurity, Governance e Risk Management.

Sotto il patrocinio del Comune di Sanremo, unitamente alla Miroglio & C meccanica di precisione e la STEP Engineering & Design S.r.l. sarà presente anche l’Unione Industriale di Torino e l’AMMA Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate, il mondo della cultura, editoriale e imprenditoriale con Angela Tuccia madrina e ambasciatrice del Forum, Maria Cristina Origlia, Presidente del Forum della Meritocrazia nonché giornalista finanziaria, e Federica Spampinato, autrice del libro La Nuova Scienza del Rischio, edito da Guerini e Associati, e molti altri ancora. 

Una comunità sempre più numerosa che cresce di giorno in giorno attorno ai valori fondamentali del World Protection Forum™ per vincere la sfida più grande dell’Umanità: vivere protetti dal Rischio.

 


Milano, 20 ottobre 2020 – Il World Protection Forum™️, il cui Summit annuale si terrà il 27 novembre 2020 nel prestigioso Teatro Ariston di Sanremo, ha illustrato ospiti e temi del Summit.
Il World Protection Forum™️ è l’unico Forum permanente che ha lo scopo di catalizzare tutte le idee e le iniziative concrete per la protezione dell’uomo e degli ecosistemi digitali e naturali. Trattasi di portare sotto i riflettori il Rischio e le iniziative per neutralizzarlo, perché vivere protetti dal Rischio non è solo un Diritto ma è il patrimonio più importante dell’umanità.
Moderata dalla giornalista socio-economica Maria Cristina Origlia, la conferenza stampa ha visto gli interventi di: Silvana Ormea (Assessore per la Cultura, Patrimonio e Persone del Comune di Sanremo), Carla Pampaloni (Responsabile Formazione del Consorzio Universitario Humanitas), Simone Avogadro di Collobiano (Research Organization Directorate dell’Istituto Italiano di Tecnologia), Salvatore Gagliano (Generale (R) Divisione Aerea Aereonautica Militare), Giancarlo Ghinamo (Amministratore Delegato del Casinò di Sanremo), Genséric Cantournet e Angela Pietrantoni, Chairman e CEO di KELONY® First Risk-Rating Agency, la prima Agenzia di quotazione del Rischio al mondo.
Maria Cristina Origlia ha ricordato come i temi del World Protection Forum™️ diventino più rilevanti ogni giorno che passa: “Ma è un ragionamento che parte da lontano e con un’idea precisa, cioè che l’attuale modo di affrontare il Rischio non è efficace e non assicura la protezione alle persone e alle organizzazioni. Un’altra via è possibile e per questo il World Protection Forum™️ è il luogo dove condividere le conoscenze che ha raccolto negli anni”.
L’Assessore Ormea: “Il World Protection Forum™️ è necessario perché è necessario un cambiamento culturale, una vera e propria rivoluzione che arrivi anche nelle istituzioni, e interessi chi si occupa di servizi alla persona, cultura, arte e anche tecnologia. Il Comune di Sanremo riconosce questi come suoi obiettivi principali e ribadisce il suo approccio Life First!”.
Carla Pampaloni sottolinea che la convenzione firmata tra KELONY® e il Consorzio Universitario Humanitas “è partita in tempi non sospetti e grazie alla quale è stato Istituito il nuovo Master in Intelligence, Investigazione e Sicurezza, diretto dal Prefetto nonché Ex Vice Capo della Polizia Niccolò D’Angelo. Ancora una volta, l’Italia, per prima, contribuisce allo sviluppo della scienza del sapere, per il bene dell’umanità“.
Giancarlo Ghinamo, con un video, ha ricordato la partecipazione del Casinò al Forum, perché la protezione della Vita non è un gioco, comunicando che la cena di gala conclusiva si terrà proprio sul rooftop del celebre palazzo storico che ospita il Casinò.
Simone Avogadro di Collobiano ha tracciato un parallelo tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il World Protection Forum™️: “Lo sforzo del IIT è avanzare la conoscenza di base per contrastare rischi e sviluppare nuova tecnologia per migliorare il tessuto produttivo italiano e internazionale. La nostra attività di ricerca è sviluppata mettendo l’essere umano al centro, cerchiamo infatti di soddisfare le necessità del nostro tempo con le tecnologie che realizziamo. In particolare con la robotica, una delle aree di ricerca dell’Istituto, sviluppiamo soluzioni per supportare l’uomo dove l’uomo rischia di più. Stiamo sviluppando robotica collaborativa, per permettere un’attività lavorativa più sicura, con posture migliori e mitigando lo sforzo umano”.
Simone Avogadro di Collobiano ha concluso il suo intervento dicendo: “Anche la tecnologia, quindi, può e deve riportare l’essere umano come suo primo obiettivo!”.
Il Generale Salvatore Gagliano, autore della prefazione del libro “La Nuova Scienza del Rischio”, scritto dalla Dott.ssa Federica Spampinato ed editato da Guerini Editore, è intervenuto portando la sua esperienza: “Provengo dal mondo del decision making, per terra ed in volo. Ma oggi assumere in tempo decisioni che funzionino e siano esatte è fondamentale in ambito trasversale, questo perché il mondo è sempre più dinamico.
Valutare e gestire i Rischi è un’attività di vertice accanto al management, ma è soprattutto un investimento ed una priorità che parte dalla formazione continua del personale. Il timing e la velocità d’intervento sono la prima arma di difesa contro il Rischio”.
Genséric Cantournet: “Si migliora solo ciò che si misura, da qui nasce la necessità di dare al Rischio un’unità di misura. Una volta c’erano gli oracoli, poi il calcolo delle probabilità, che però è nato per studiare per il gioco d’azzardo, non la protezione delle persone. La Nuova Scienza del Rischio è nata nel 1987 alla Sorbonne, ma è un’invenzione che è rimasta chiusa nei cassetti accademici. L’obiettivo del World Protection Forum™️ è diffondere la Nuova Scienza del Rischio. Come abbiamo visto, tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il Consorzio Universitario Humanitas, l’Italia è il primo Paese ad adottare, nei fatti, la Nuova Scienza del Rischio”.
Angela Pietrantoni: “Abbiamo individuato nel Risk-Rating un indice di misurazione universale che misura la distanza tra il dichiarato e l’agito, è un paradigma che permette di comprendere e quantificare ogni situazione di Rischio in modo oggettivo.
Ognuno vuole sapere se ha davanti un prodotto sicuro o meno. Da genitore che compra un prodotto per il figlio, a un AD o un investitore che vogliono sapere immediatamente se un processo, o un asset, sono sicuri per investire. Questa quantificazione del grado di sicurezza vale per le aziende, ma vale sempre più per la società in generale, che è sempre più insofferente all’insicurezza.”
Interrogati sul significato delle Life First Company, Genséric Cantournet e Angela Pietrantoni hanno spiegato che sono quelle “organizzazioni che mettono l’uomo al centro, proteggendolo. Sono le organizzazioni più durature e profittevoli. Non è un processo semplice, ma è un processo rivoluzionario, che supera il mito della crescita del business e della performance, al fine di approdare al concetto di protezione post probabilistica.” Da qui la provocazione di Cantournet: perché quando le aziende parlano di fatturati, sono precise al centesimo mentre, al contrario, quando si parla di protezione, tutele e persone i dati sono sempre approssimati? “Parlare di fatturato è più che legittimo, ma la vera domanda è se quelle performance tengano in considerazione anche la protezione dei loro collaboratori. Quando un’azienda ragiona solo per quarti finanziari, allora la risposta è NO…”
Angela Pietrantoni ha concluso l’intervento parlando dei perché di Sanremo: “Cito il Direttore del Teatro Ariston, Walter Vacchino, il rischio è un oggetto del desiderio. E noi abbiamo deciso di portarlo sotto i riflettori dell’Ariston. Pochi posti come il teatro mantengono quello che promettono: nel teatro viene promessa e offerta la finzione della scena e deve essere così anche per la protezione. Quando non c’è alcuno scostamento tra quello che viene annunciato e quello che viene fatto allora si è protetti”.
Michele Borghi, giornalista del quotidiano Libertà di Piacenza, ha domandato a Genséric Cantournet quale fosse la sua opinione sul modo in cui le aziende affrontano il tema della protezione dal rischio che ha risposto: “Le aziende perseguono gli obiettivi che si sono date, e in tema di rischio trovano strumenti non adatti, perché sono gli probabilistici di cui abbiamo già parlato. Ogni giorno le aziende rilasciano numeri sulle loro performance, con calcoli e numeri molto precisi. La domanda noi poniamo è sul come. Il bilancio di un’azienda di una Life First Company dovrebbe partire, ad esempio, dai morti sul lavoro, che deve essere di zero. Detto in altri termini, le aziende sono divise da uno spartiacque molto chiaro. Quelle che sanno che la loro performance dipende dal modo in cui proteggono i dipendenti e quelle che invece guardano solo ai quadrimestri finanziari.”
Andrea Cucco, giornalista di Difesaonline.it, ha domandato al Generale Salvatore Gagliano, come in ambito militare si può applicare una nuova disciplina del Rischio anche in missioni militari in cui le perdite umane, ad esempio, sono stimabili tra il 4 e il 30%. Genseric Cantournet, brevemente, ha introdotto la risposta con questo commento “Quando ad un Comandante di Battaglione viene dato l’obiettivo di contenere le perdite al 6%, il Comandante sa che questo ambito probabilistico non è applicabile
alla realtà, per un semplice motivo: chi è all’interno di uno scenario di guerra non rischia il 6% di danni, ma lo 0 o il 100%, o si è vivi ed integri, oppure non lo si è.”
Il Generale Salvatore Gagliano ha poi proseguito il ragionamento: “Sul campo di battaglia o in volo, la statistica non serve. Può servire per rassicurare o a posteriori, ma in generale per ogni attività imprenditoriale il manager deve dirigere, attraverso l’esempio e con l’attenzione alla mission. Quindi il cambiamento sta nel non pensare più alla statistica, ma all’addestramento e all’equipaggiamento, cioè alla tecnologia in
campo. Le chiavi sono l’addestramento e il porsi costantemente la domanda “what if – cosa faccio se?”. Conoscere le azioni da intraprendere per neutralizzare il pericolo è alla base della strategia di gestione del rischio.”

 

Partecipazione gratuita per gli studenti del Consorzio Universitario Humanitas

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